lunedì 28 dicembre 2009

Sono due giorni che...

digiuno la mattina
mangio a pranzo
vomito
mangio a cena
vomito
e poi ri-mangio.

Nella mano si ri-comincia a vedere un accenno di impronta rossa stampata dai denti mentre cerco di buttare via il possibile.

Le feste mi deprimono, stare qui, a casa mia, mi deprime.
Il pensiero che lui sia a nemmeno 500 metri da me mi irrita terribilmente.
Voglio tornare dove tutto è silenzioso e la neve scende calma e pura, donandomi per una frazione di secondo quel sorriso ormai perso.

Ps: ieri sera avevo la cena di classe con i miei ex compagni di liceo. Non ci sono andata. Mi avrebbero vista più grassa e con in mano due 21.
Proprio io, la migliore.



[ Grazie a tutti voi per i commenti, li leggo sempre con molta attenzione, ci rifletto ed ogni tanto ci piango anche sù. Ma non ho la forza di rispondervi, perdonatemi. ]

giovedì 24 dicembre 2009

Cosa c'è di diverso rispetto agli ultimi 4 anni passati?
L'ultimo giorno dell'anno era alle porte e io come al solito stavo lì a scrivere tra i miei buoni propositi l'odiosa parola: "dimagrire".
Ed in ogni 1° Gennaio ho creduto davvero di potercela fare.
Ogni volta il buon proposito è svanito in una, massimo due, settimane.
E mi sono stancata di queste promesse mai mantenute, di queste speranze attese e mai arrivate, di questo giurare a me stessa di migliorare e vedere invece giorno dopo giorno il mio corpo che si deforma sempre più.


Non ho il coraggio di pesarmi, non ho più la forza di vomitare nè quella di non mangiare.
E sto assumendo ogni giorno all'incirca 3000 calorie.
Mia madre è dimagrita 25 chili e ora ne pesa 80, io sono ingrassata di 10 e penso che la bilancia segni più di 70 chili di grasso.


Dovrei dimagrire 20 chili.
20 chili
20 chili
20 chili
Non ce la farò mai.

E nel frattempo lui si gode la sua nuova bambolina: bassina, magrolina, naso perfetto e lunghi capelli lisci color cioccolato.
Esattamente me al contario.

Perchè tra le tante ex dei miei ex rappresento sempre una eccezione?


Ah, dimenticavo, l'università va di merda, ho passato il parziale di analisi con un vomitevole 21. Geometria non l'ho proprio passata ed oggi che dovrei fare gli esercizi non ho il coraggio di guardare il foglio perchè non so metterci mano.


Che bella la vita.

domenica 20 dicembre 2009

E' più di una settimana che non metto piede qui. Immaginavo sarebbe stato più piacevole leggere i vostri post, e mi rendo conto che invece non lo è stato.
Mi sento sopraffatta da un senso di angoscia e davanti a me ho l'immagine di un grosso vortice che aspira anime senza dar loro la possibilità di rendersi conto di quello che sta succedendo.
Siamo una massa di persone che cammina con gli occhi bendati, vedo dei grossi foulard color porpora sui nostri occhi.
Cosa ci succede?
Perchè siamo arrivate a questo punto?
Ci piace davvero così tanto non voler vivere?

E mi sento sempre più attratta dalla vita anche se le commesse quando entro in negozio mi ignorano perchè sono grassa e lì non troverò niente per me, anche se le abbuffate ci sono ancora, anche se la notte ogni tanto piango e gli attacchi di panico mi fanno visita qualche volta.
Ma io la forza di vomitare non ce l'ho più.
Non ho più motivi per farmi del male, la vita me ne ha già fatto troppo.

E così stare via dalla mia città, abitare in un appartamento freddo, con una ragazza che vedo di tanto in tanto la sera tardi mi sta facendo bene.
Mi sta facendo bene alzarmi la mattina e vedere il paesaggio bianco ed innevato, uscire di casa per andare a studiare gli spazi vettoriali ed essere circondata da grossi fiocchi di neve che cadono silenziosi e con una calma disorientante.
Mi sta facendo bene essere lontana da lui, che ormai sogna un futuro con la mia amica e che di me se ne sbatte altamente perchè "Io non ho detto niente, tu non hai detto niente, tra noi non è successo niente".


E paradossalmente i momenti più brutti sono quando torno qui, a casa mia, con la voglia di vedere la famiglia che tanto non ho sopportato. Sono in quei momenti, quando gioco con la mia nipotina , quando esco in macchina con mia cognata che la maledetta tristezza mi assale, nella paura di icrociare, anche solo attraverso un freddo vetro di una grossa macchina nera, il suo sguardo di ghiaccio.

E una lacrima silenziosa scende , forse perchè sento di vivere, anche se solo un pò.

domenica 6 dicembre 2009

Si, sono arrabbiata. Con la vita.
Perchè avrei voluto essere diversa
avrei voluto vivere un' infanzia spensierata
avrei voluto chiarezza da parte dei miei genitori
avrei voluto non fare la donnina della situazione quando ero solo una bimba
avrei voluto conoscere solo l'armonia in famiglia
avrei voluto vedere i miei genitori come modello
avrei voluto non sperare di non essere come loro
avrei voluto fidarmi di più
avrei voluto trovare compagni di vita leali e sinceri
avrei voluto conoscere il significato dell'amicizia vivendola
avrei voluto amare senza problemi
avrei voluto innnamorarmi di nuovo ma della persona giusta
avrei voluto essere più spensierata
meno caotica
meno irrequieta
meno sensibile
meno introversa
meno sospettosa
meno triste
meno coscienziosa
meno pessimista
meno grassa
meno bulimica

...più felice.

venerdì 4 dicembre 2009

E se ti dico che non voglio nessuno accanto a me è perchè sono stata tradita già troppe volte.

E se sembro distaccata e poco socievole è perchè ho paura del contatto con gli altri.

E se ti sembro antipatica è perchè di farmi conoscere con tutte le mie paranoie non ho proprio voglia.

E se ti sembro così dura è perchè una corazza me la sono dovuta costruire, forse troppo tardi, quando ormai il mio cuore si era quasi del tutto spappolato.

E se vi sembro così felice e sorridente, beh cari miei, è perchè il mio cuore piange.




E concludo con questa citazione tratta da " Il ritratto di dorian Grey ":
" Dietro esistenze sublimi, c'è sempre qualcosa di tragico.
Occorrono grandi tribolazioni perché possa sbocciare un piccolissimo fiore. "







[ E' strano come, dopo una settimana senza scrivere, l'unica cosa che riesca a fare è parlare della mia difficoltà nel stabilire rapporti interpersonali. Facile, cerco un modo semplice per evitare di elencare tutte le mie battaglie perse. ]