sabato 27 febbraio 2010

Mi alzo dalla sedia e decido di seguire mia sorella in bagno. Con gli occhi do una breve occhiata alla gente intorno quando...vedo lui.
In un millesimo di secondo mi fermo, mi giro dandogli le spalle e ripercorro il tragitto al contrario fino a tornare lì, dove c'era la mia sedia.

Gli ho dimostrato in modo palese che volevo evitarlo e penso e spero che lo abbia capito.

[ Sei solo un egoista megalomane. Il tuo non è sano amor proprio , è malsana vanità. Vivi, vivi come ti sembra essere giusto, in modo idoneo alla figura d'uomo che ti sei costruito, a me non importa nulla.
Non ti ho nemmeno sognato questa notte, il che significa che l'indifferenza sta prendendo piede nel mio cuore.
Stai con lei, capirai che hai fatto la scelta sbagliata quando la ragazza accondiscendente diventerà improvvisamente colei che, a costo di ricatti, gestirà la tua vita e le tue emozioni. A me non importa nulla.
Capirai, o forse no, con chi hai giocato. ]

venerdì 26 febbraio 2010

Ieri ho deciso di sfogliare le pagine del mio vecchio "diario segreto" alla ricerca del punto esatto in cui ho cominciato ad avere problemi con il cibo.
Scrivevo lì saltuariamente, quindi tanti passaggi mancano ma ho ricordato a me stessa il motivo per cui la tragedia alimentare è inizata: il confronto con mia sorella.

Pur essendo più piccola di me, e considerando che quando si è ancora bambine la differenza d'età di vede abbastanza, ho da sempre percepito mia sorella come un pericolo. Non la volevo nella mia compagnia di amici perchè secondo me era più bella di me e, attirando tutte le attenzioni dei ragazzi, mi lasciava sola in un angolino al buio.

Ricordo la mia disperazione quando, il giorno in cui andammo a comprare i vestiti per il matrimonio di mio fratello, io non trovavo nulla che mi piacesse perchè il mio grasso strabordava dai vestiti, e lei invece, pur essendo una tredicenne, tutto quello che indossava le cadeva a pennello e la rendeva ancora più grande e affascinante.

Odiavo il fatto di non avere i suoi stessi capelli, occhi, fisico.

E iniziai a mangiare per disperazione, perchè vedevo ormai la mia situazione irrecuperabile ( lo stesso pensiero che tuttora mi porta ad abbuffarmi ) e iniziai così a vomitare, idea che mi suggerì la puntata di "Paso adelante" quando Marta, la ballerina di danza classica, comincia a vomitare perchè non può ingrassare.


Ora il confronto con mia sorella non lo faccio più. Ho capito che siamo diverse, fisicamente e caratterialmente. Mi piacerebbe ancora avere i suoi occhi, il suo seno, i suoi boccoli. Ma se non li ho, non fa niente.
L'invidia e la gelosia sono passate.
La malattia resta.
E mi sembra così stupida questra conddizione, veder sparire la causa di un qualcosa che però ancora tengo stretto a me, non so più per quale nuovo motivo.

mercoledì 24 febbraio 2010

3 giorni di vomito.
La macchietta sulla mano fa di nuovo capolino.

Mi rituffo nel vortice.

martedì 23 febbraio 2010

-"L'11 aprile c'è il ricevimento...io non ci voglio andare."
-"Dai,guarda,ci manca un mese e mezzo. In un mese e mezzo si possono fare miracoli..."

Ecco, cos'è per me perdere questo grasso: un miracolo.
Sono in una situazione disperata, che bello.

-"Devi guardare i lati positivi...tu non riesci (riferendosi agli esami che non passo) perchè ci parti già con un'idea negativa (si, altro che idea negativa, non li passo perchè ho in mente il cibo, il grasso, le abbuffate, il vomito e la bilancia)...pensa a quelle persone che stanno più male di te.."
-"Io sto più male."
-"Come? Economicamente? O fisicamente?"
Le lacrime cominciano ad offuscarmi la vista e decido di farle scivolare sulle guance perchè altrimenti avrei fatto qualche incidente con la macchina.
-"Tu non eri così, hai una visione distorta di te, e per pensare negativo adesso ti trovi in questa situazione..hai sempre fatto sport, adesso non lo fai più, questo è successo perchè ti sei rilassata (mica perchè sono bulimica)..."
E poi...
-"Anche io penso di essere bulimica,è una cosa di famiglia...siamo ansiose, siamo come delle spugne che assorbono tutta l'ansia..."
E poi "bla bla bla".


Mia madre ha preso coscienza del suo problema e a me viene in mente che sin da piccola ho sempre pensato che non fosse un comportamento sano quello che lei aveva con il cibo. Ingurgitava, mastiva velocemente, con fretta e voracia.
E io ho semplicemente imparato da lei.


E' quindi una cosa con cui dovrò convivere per tutta la vita, proprio come lei?

lunedì 22 febbraio 2010

Ricevimento di nozze : 11 aprile.
Ho saputo che ci saranno moltissimi ragazzi che conosco tra cui "lo stronzo", quello innamoratissimo di me a cui ho detto di no, la mia ex cara amica che ora sbava per "lo stronzo", e le sue amiche bellissime. Bene. Che felicità.

Ok, ora parto con il programma:
peso attuale: 71,2 kg

settimana 22-8 febbr --> -1 kg
settimane1-28 marzo --> -4 chili
settimana 29marzo- 4 aprile --> -1 kg
settimana 5-11 aprile --> -1 kg

In totale sono 7 chili persi. Dovrei arrivare a 64 chili, se riesco a non abbuffarmi mai anche 63.

Aiuto, ho paura di non farcela.

sabato 20 febbraio 2010

Io non ce la faccio più.

domenica 14 febbraio 2010

Basta con le scuse più improbabili.
La mia vita ora sembra giusta, ho degli amici, una famiglia che mi vuole bene e questo mi basta.
Sono sicura di potercela fare, basta solo un pò di forza di volontà.

[fugace attimo di ottimismo]

venerdì 12 febbraio 2010

Morgan. E le sue confessioni.
Se davvero fuma crack, se davvero è schiavo di questa dipendenza, come può parlarne così apertamente in pubblico?

Questo dibattito mi prende particolarmente perchè anche io di una dipendenza sono vittima...del cibo.
E mi vergognerei da morire se dovessi dichiarare in pubblico questo, se dovessi raccontare le mie giornate di abbuffate, vomito, pianto, e ancora abbuffate.
Ma d'altra parte c'è chi il problema lo mette in vetrina per esorcizzare la paura di morirci intrappolato.

O forse è questa solo una richiesta d'aiuto?

Questo ostentare la malattia non sarà mica l'eco di un urlo che viene dall'anima?

A me comunque dispiace per lui, indipendentemente dal fatto che abbia descritto questa sua condizione di drogato con una lucida e provocatoria presa di posizione.
Non tutti siamo infatti in grado di riconoscere il nostro nemico, non tutti sappiamo distinguere ciò che ci fa bene da quello che ci distrugge.

E io ne sono un esempio.

Sto con Morgan, semplicemente perchè come lui soffro, di qualcosa.